04 novembre 2007

immortale

a roma, ancora una volta, per un'altra grande avventura.
andiamo a vedere lo spettacolo di julio bocca, tutto danzato sulle musiche del tango. ad accompagnare bocca c'è una orchestra dal vivo, due cantanti eccezionali e una ghenga di ballerini giovanissimi.
l'ottimo julio invece ha già i suoi anni, ma ancora una presenza scenica invidiabile. è bello, da vestito e da seminudo, è espressivo, e poi balla come un dio. balla da solo, con una tavola, con i suoi ballerini e con un scala, facendoci stare in tensione per tutto il pezzo.
in sala la gente è elettrizzata, segue lo spettacolo in silenzio e si scortica le mani in applausi alla fine di ogni brano. io faccio il mio applauso speciale, quello che risuona nell'aria e che fa vergonare chi mi sta accanto per via del terribile frastuono.
siamo tutte commosse io e le mie amiche che gli gridano "immortale", "infinito". io gli grido, sottovoce e un po' pudica "ti voglio bene!" perché non si può non amare un artista così.
cala il sipario, e julio viene a prendersi l'ultimo applauso in accappatoio. in sala c'è anche una attrice famosa, vecchia e meravigliosa cariatide, elegantissima, che incontriamo poi per strada, stipata con altre 4 persone in una fiesta scassata.
noi abbiamo voglia di ballare e cantiamo a squarciagola un tango, tanto per cambiare. l'aria di roma è inquinata ma dolce, la notte è accogliente. in milonga c'è poca gente e ci rompiamo le palle. la nostra voglia danzereccia non viene soddisfatta, ma non può mica sempre essere tutto perfetto!

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