23 ottobre 2009

Leggi inesorabili

Il giorno prima del diluvio universale, Noè lavò la macchina.

22 ottobre 2009

Vero amore

Il rapporto d'amore più duraturo e soddisfacente che ho avuto in questi anni è stato quello con Internet.
La nostra storia è costellata di momenti meravigliosi e romantici. La prima volta che ho navigato, ad esempio, è stato alla festa dell'Unità di Modena, nel 1996, in una postazione semi-deserta allestita in mezzo a un campo. Avevo sulle ginocchia un libricino sul WWW uscito in allegato con Repubblica, e cercavo di capire che cos'era un motore di ricerca e soprattutto che cosa dovevo cercare esattamente. Quella sera usai Altavista: mi vengono i brividi al sol pensiero.
Poi, l'Università ci mise a disposizione un piccolo laboratorio, dove potevamo fare le nostre prove e le nostre ricerche in completa intimità. Da sola imparai a usare explorer e la posta elettronica, mentre qualcuno mi insegnò che esistevano anche netscape e eudora (mi viene il magone) e che Internet poteva essere un posto con mille sfaccettature.
Nel 1999 la svolta: entrando nel mio primo anno fuori corso, invece di affrettarmi a fare la tesi decisi di aggiungere un altro esame e frequentai una serie di lezioni per imparare a fare i siti internet.
I siti internet non ho mai imparato a farli sul serio, in compenso quel corso mi fece diventare una smanettona e mi diede gli strumenti per poter vessare tutti i tecnici informatici con cui avrei lavorato in seguito.
Da allora Internet è stato il mio compagno, il mio amico e alleato: i primi tempi mi ha fatto guadagnare dollaroni sonanti perché in confronto ai cinquantenni, che non ci capivano un'acca ma che dirigevano le aziende, io ero una guru; poi mi ha permesso di comunicare con le mie amiche che abitano a quintilioni di chilometri da me, facendomi sentire meno sola e isolata; infine mi ha consentito di imparare cose che non sapevo, per la maggior parte, forse, cose inutili, ma che comunque non sapevo.
Col tempo e il disuso, ho dimenticato gran parte delle cose apprese un dì: per questo, chi potesse radiografare i miei pensieri oggi troverebbe concetti abbandonati e nebulosi come FTP, CGI-BIN, pacchetto di dati, server-client e via andare. Tuttavia, ogni volta che ho avuto bisogno di modificare il template di un blog o la pagina di un sito, dopo tre o quattromila tentativi ce l'ho sempre fatta: queste sono soddisfazioni.

Bestie selvagge


Il Wildlife Photographer of the Year è José Luis Rodríguez. Quanto tempo deve essere stato appostato per scattare una foto così?
Se mai ci trovassimo attorno a un tavolo, gli potrei spiegare come si fotografano gli aironi.

17 ottobre 2009

Riqualificazione

Cacciatore,
che passeggi per il campo in tuta mimetica imbracciando il tuo fucile a canna lunga, mentre il tuo bel cane dal pelo fulvo perlustra le zolle di terra in cerca della preda appena uccisa, perché, con tutta quella attrezzatura color sottobosco, non ti riqualifichi e vai a funghi?

12 ottobre 2009

All kind of roses

La felicità può arrivare all'improvviso, in una fredda giornata di inizio autunno.
Oggi, per me, è arrivata alle ore 18.44, mentre sostavo in un parcheggio in attesa di entrare in palestra.
Chiusa dentro la clio, che mi riparava e mi faceva sentire parte di qualcosa (Io-e-la-Clio), ammazzavo il tempo ascoltando Caterpillar e compiacendomi di quanto fosse proprio un ottimo programma radiofonico, ricco di contenuti e spunti interessanti.
A un certo punto è partita questa canzone "All kind of roses" di Yusuf Islam (che quando ero piccola si chiamava Cat Stevens e che adesso va in giro truccato da Binladen) e il cielo era così limpido e carico di belle speranze che per un momento mi sono sentita felice.
Poi la canzone è finita e la felicità pure. Sono salita in palestra, ho indossato la tuta da mimo e ci ho dato dentro con la danza classica.

10 ottobre 2009

Matematica delle proporzioni

Lui,
che guida una Porche Cayenne con il braccio appoggiato fuori dal finestrino aperto, che mi supera in curva strombazzando per segnalarmi che vado troppo piano, che manda un sms mentre va ai cento all’ora, che si mette le dita nel naso pensando che i vetri fumé lo proteggano da sguardi indiscreti, che si ferma al centro della strada per parlare con un automobilista amico suo, che sgasa - fermo al semaforo - se sulle strisce pedonali passa una donna.
Se la matematica delle proporzioni non m’inganna, dovrebbe avere un pisello di circa 1,3 cm.

07 ottobre 2009

Quando manca l'acqua

Avete mai notato quanto siamo a disagio quando interrompono l'erogazione dell'acqua? Ci aggiriamo per casa seccati, perché dovevamo proprio farci un tè oppure stavamo per lavare un piatto o era ora di dare da bere alle piante oppure peggio: siamo insaponati ma non abbiamo fatto in tempo a sciacquarci.
Quando finalmente l'acqua ricomincia a uscire dai nostri rubinetti ci sentiamo entusiasti, fortunati e pieni di gratitudine per lo scampato pericolo: quello di essere privati di una cosa che siamo abituati ad avere e che diamo per scontata.
E' solo quando proviamo per dieci minuti a stare senza qualcosa di assodato che le diamo l'attenzione che merita. Il resto del tempo, non ci facciamo nemmeno caso. Quante sono le cose che fanno parte della nostra quotidianità e che diamo per scontate?
A me ne vengono in mente solo alcune: la libertà di esprimere le proprie opinioni, la possibilità di muoversi in auto, in treno o in aereo, l'affetto della mamma o del proprio compagno/a, il riscaldamento nelle fredde sere d'inverno, il cinema, internet, la possibilità di studiare, avere le scarpe, poter andare al ristorante.
Ecco, secondo me, quando siamo sull'orlo di una crisi di nervi perché il nostro treno è in ritardo, o perché per qualche motivo non possiamo andare in vacanza, quando sfioriamo l'isteria perché l'adsl non funziona o perché ci si è scaricato il cellulare, dovremmo fare un bel respiro profondo e ripensare alla qualità dei nostri bisogni e dei nostri desideri.

05 ottobre 2009

Torino



Torino è una città favolosa. Me ne sono innamorata questo fine settimana e più di ogni altra cosa desidero andare subito a viverci.
Mi hanno conquistata gli angolini romantici, le colline con le ville, i giardini e i parchi sul fiume e le meravigliose caffetterie, dalle quali le cioccolate in tazza e i bignè alla panna montata mi chiamavano a gran voce.
Sono stata al Museo egizio a vedere il gatto-mummia, il coccodrillo-mummia e il babbuino-mummia, ma anche i papiri, le olive e i pani millenari e tutta una serie di statue bellissime e abilmente fregate agli egiziani.
L'amica che era con me mi ha fatto notare che tutti i turisti erano morbosamente attratti dalle mummie senza fasce e che il loro sguardo sui crani nudi, sulle orbite riempite di garza, sulle mani ossute e sui residui di capelli, aveva un che di pornografico. Forse, guardando questi ex vivi, godiamo sentendoci più vivi che mai.
Sono anche stata al Museo del Cinema che mi ha molto colpita e che mi aspettava con una bella mostra sui manga (mamma mia, quanto sono autoreferenziale stasera).

Amici

Il miglior post dell'anno lo ha scritto una mia amica.